Una preghiera o forse un esame di coscienza diverso; richiesta di perdono e di aiuto si alternano
in questa preghiera a volte amara sulla nostra fedeltà al Signore (o in generale sulle nostre fragilità umane, una riflessione utile anche per i non credenti).
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Perdonaci Signore, per i nostri
silenzi colpevoli, per la nostra incapacità di opporci al
male, di lottare tenacemente per la verità, per la giustizia,
per la pace.
Donaci la forza di resistere alle tentazioni del peccato e di rigettare ogni complicità con i signori di questo mondo.
Perdonaci Signore, per la nostra
presunzione, quando ci crediamo infallibili, rifiutando di ammettere
i nostri errori, le nostre debolezze.
Aiutaci a comprendere i nostri
limiti e insegnaci a lavorare umilmente per il Tuo Regno.
Perdonaci Signore, per tutte le
volte che dimentichiamo la differenza tra servizio e potere, per la
nostra arroganza, la nostra superbia, il nostro sentirci superiori
solo perché ci è stato affidato un incarico di
responsabilità.
Insegnaci a servirti umilmente,
nella consapevolezza che noi siamo soltanto dei “servi
inutili”.
Perdonaci per tutte le volte che
abbiamo preferito tacere, piuttosto che richiamare i nostri fratelli,
i nostri pastori alla fedeltà al Vangelo.
Donaci il coraggio della profezia,
il coraggio di annunciarti sempre e di opporci a chiunque cerchi di
distorcere il Tuo messaggio, sempre nella consapevolezza che Tu non
vuoi che “il peccatore muoia, ma che si converta e viva”.
Perdonaci Signore, per la Chiesa,
specchio infedele del Tuo Regno, spesso facile preda delle tentazioni
del denaro, del potere, della superstizione, dell’idolatria.
Aiutaci a costruirla giorno per
giorno, trasformando tutte le pietre scartate dagli uomini in pietre
vive per il Tuo Regno.
Perdonaci Signore, per aver
ridotto la Tua casa ad un teatro dove il sacrificio del Tuo Corpo è
solo un piccolo accessorio rispetto alle belle coreografie, ai gesti
appariscenti, spesso svuotati da ogni significato.
Aiutaci a ritrovare le cose
essenziali, il cuore della nostra fede, a ritrovare quella porta
stretta che porta a Te.
Perdonaci Signore, per aver
accettato le lusinghe del denaro e aver trasformato la tua casa in un
mercato dei Sacramenti, pretendendo in maniera spesso arrogante delle
“offerte libere”, ben codificate nei nostri ipocriti
tariffari, per ricevere ciò che Tu ci hai donato
gratuitamente, sacrificando la Tua vita, il Tuo Sangue per noi.
Salvaci dall’ipocrisia di chi
finge di non comprendere la differenza tra chiedere e pretendere, tra
dono gratuito e tributo imposto.
Perdonaci per tutti quelli che
abbiamo allontanato perché non riuscivano ad omologarsi alle
nostre regole, a ragionare secondo i nostri schemi.
Insegnaci a rispettare l’unicità
di ogni essere, ad accogliere l’altro, il diverso, a ritrovare
in ogni uomo il riflesso del Tuo volto.
Perdonaci per tutte le nostre
infedeltà, per le nostre indecisioni, i nostri tentennamenti,
la nostra paura di seguirti, di essere Tuoi testimoni.
Donaci profeti, testimoni autentici,
compagni di viaggio che ci aiutino nel cammino, che sappiano
guidarci, camminare con noi verso Te.
Perdonaci Signore, per queste
parole forse troppo dure e per la nostra pretesa
di giudicare.
Insegnaci ad amare, a vivere,
lavorare, pregare insieme come figli dell’unico Padre.
Ti offriamo Signore le nostre
lacrime, i nostri lamenti, le nostre paure, le nostre debolezze, le
nostre parole inutili, nella speranza di poter presto divenire uomini
nuovi e poter dire anche noi: “hai mutato il mio lamento in
danza”.
Guidaci Signore sulla via
dell’Amore, aiutaci a percorrere i tortuosi sentieri della
profezia, del martirio, piuttosto che le grandi autostrade del
conformismo, della complicità, dell’infedeltà,
dell’idolatria.
Donaci una fede salda, una speranza
grande, una carità operosa che ci aiutino a percorrere senza paura la
Tua strada, amando Te e tutti i fratelli che ci hai affidato.